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Pericolosità geologica

Tratto del margine adriatico meridionale nell’area della Faglia di Gondola e Monte Dauno

ISMAR svolge ricerche e servizi scientifici allo scopo di definire i fattori di rischio per le popolazioni costiere oltre che per le strutture posizionate in mare o lungo la costa associati a processi geologici sottomarini. ISMAR cerca di identificare e monitorare l’evoluzione delle faglie seismogeniche in ambiente marino lungo margini continentali molto differenziati, incluso il complesso di subduzione dell’Arco Calabro, nello Ionio, la Faglia Nord Anatolica nel Mar di Marmara (Turchia) e il sistema di faglie che attraversa il Golfo di Cadice. Queste e altre strutture hanno causato terremoti distruttivi in mediterraneo durante gli ultimi millenni e sono tra le più pericolose dell’intero Pianeta. Un altro aspetto importante delle faglie sismogeniche è la loro capacità di generare tsunami sia attraverso lo spostamento lungo la faglia o attraverso la generazione di frane sottomarine.
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TERREMOTI
Molti dei grandi e disastrosi terremoti della storia italiana sono imputabili a rotture avvenute lungo faglie ubicate a mare e sono stati spesso accompagnati da forti maremoti. Il terremoto del Gargano del 1627, quello della Sicilia orientale del 1693, e quello di Messina del 1908, sono tra gli esempi più tristemente famosi. Le strutture tettoniche responsabili dei principali terremoti vengono investigate da ISMAR attraverso indagini geofisiche volte a definirne le dimensioni e le geometrie e a meglio caratterizzarne la pericolosità.
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Rottura superficiale dovuta al terremoto di Izmit del 1999 Mw 7.2 sul fondo del mare di Marmara (Turchia)

FAGLIE SISMOGENICHE
ISMAR studia le caratteristiche di faglie sismogeniche lungo I margini continentali del Mediterraneo, dalla faglia nord anatolica nel Mar di Marmara, alla fascia de formativa di Gondola nel sud Adriatico, al complesso di subduzione dello Ionio, al margine della Sicilia orientale. Queste strutture hanno causato terremoti distruttivi negli ultimi millenni e sono tra le più pericolose del Pianeta.
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Frane sottomarine lungo il margine del bacino di Gela (Canale di Sicilia)

FRANE SOTTOMARINE
Lo studio delle frane sottomarine è finalizzato a determinare i processi fisici associati con il cedimento di unità sedimentarie, un aspetto fondamentale nella determinazione della loro potenziale pericolosità. La distribuzione spaziale e temporale delle frane sottomarine è ricostruita allo scopo di determinare i fattori predisponenti  e i processi di innesco che favoriscono il collasso dei sedimenti lungo i margini continentali e per ottenere informazioni su aree potenzialmente instabili dove eventi di cedimento possono essere previsti per il futuro.
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MAREMOTI
ISMAR è coinvolto nello studio dei meccanismi della generazione e della propagazione dei maremoti sia dal punto di vista teorico che sperimentale e nella progettazione di “Sistemi di Allarme per Maremoti”. In particolare, l’Istituto ha sviluppato lo “tsunamometro” un nuovo strumento installato al largo del Golfo di Cadice per la registrazione in tempo reale delle onde di maremoto.  ISMAR sta anche lavorando su modelli che prevedono il ruolo della compressibilità per la generazione di maremoti. ISMAR sta studiando le faglie sismogenetiche in ambiente marino in svariati assetti geologici, tra i quali il complesso di subduzione dell’arco calabro nel mare Ionio (Italia), il sistema di faglia Nord Anatolico nel Mare di Marmara (Turchia) e la fascia deformativi di Gondola nell’Adriatico meridionale. Queste strutture hanno causato terremoti distruttivi nel Mediterraneo negli ultimi millenni e sono tra le strutture più pericolose del nostro pianeta.

Batimetria del Vulcano Marsili nel Tirreno Orientale

VULCANI SOTTOMARINI
I vulcani sottomarini e le isole vulcaniche del Mar Tirreno rappresentano un’ulteriore fonte potenziale di pericolosità che ISMAR sta attualmente studiando. Il collasso gravitativo dei fianchi dei vulcani sottomarini, resi instabili dall’attività eruttiva e dal carico dei prodotti emessi, od indebolita dall’alterazione idrotermale o da zone di frattura, può originare frane di grandi dimensioni con significativo potenziale di formazione di maremoti. ISMAR studia lo stile eruttivo dei vulcani sottomarini attraverso la mappatura della scarpate delle isole vulcaniche e l’analisi delle proprietà delle rocce vulcaniche e vulcanoclastiche.
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