La cultura architettonica dell'Adriatico orientale tra il Quattrocento e il Settecento
Seminario telematico con Jasenka Gudelj (Università di Zagabria) titolare del grant ERC Consolidator “Architectural Culture of the Early Modern Eastern Adriatic". 9 Aprile 2020 ore 17:00
Tuesday 07 April 2020
Per partecipare scrivere ahsc@unive.it
Abstract
Dopo aver introdotto il contenuto dell’ERC Consolidator grant Architectural Culture of the Early Modern Eastern Adriatic che inizierò presso Ca’ Foscari a settembre 2020, il mio intervento cercherà di mostrare alcuni aspetti della ricerca, attraverso qualche caso esemplificativo. Tra il XV e il XVIII secolo, le divisioni politiche trasformarono l’Adriatico orientale in un vasto arcipelago, dove persino le città costiere di terraferma furono divise dall’entroterra. Questo processo ha innescato la formazione di un mercato architettonico fluttuante e flessibile che ha funzionato all’interno di una cultura architettonica multilingue e multiconfessionale. Questa complessa produzione culturale creò numerosi edifici importanti, ma finora la loro valutazione rimase piuttosto parziale e incompleta, condizionata dalla divisione delle storiografie in diverse lingue, dagli approcci tradizionali basati sul paradigma nazionale e da quello di centro/periferia. Il mio progetto cerca di superare i limiti di questi metodi, introducendo uno sviluppo concettuale nello studio del patrimonio costruito nella prima modernità dell’Adriatico orientale, prendendo in esame lo spettro dei problemi correlati alla cultura architettonica adriatica. Per affrontarli in modo più sistematico, il progetto si concentrerà su quattro domìni correlati: la territorializzazione, la sfera religiosa, la circolazione del sapere architettonico, la pratica architettonica. Per illustrare alcuni segmenti dell’approccio che sarà applicato nel progetto, nella seconda parte dell’intervento saranno presentati due casi studio su cui ho lavorato recentemente: la costruzione della Loggia comunale di Sebenico e la ricostruzione della concattedrale di Cherso, entrambi interventi cinquecenteschi.