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Campagna di misure PROUST 2017

Task force di ricercatori e tecnici in azione sul delta del Po. Ismar-CNR direttamente coinvolto con ricercatori e tecnici

Friday 12 May 2017

Campagna di misure PROUST 2017

Nei giorni dal 18 al 21 Aprile u.s., una task force (5 imbarcazioni e circa 20 persone) di ricercatori e tecnici dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) del CNR di Venezia, delle Agenzie Regionali per l’Ambiente delle regioni Veneto (ARPAV) ed Emilia Romagna (ARPAE), dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPO) e della Regione Veneto hanno effettuato una serie di attività sperimentali nel delta del Fiume Po e nella prospiciente zona costiera. Sono state portate a termine con successo misure di portata nei rami del fiume, campionamenti e profili verticali della colonna d’acqua con sonde multiparametriche per la stima della torbidità e del trasporto solido. Sono state inoltre eseguite, da parte dei ricercatori del CNR-ISMAR di Venezia, misure batimetriche della barra di foce del Po di Pila (Busa Dritta), struttura morfologica che risulta negli ultimi anni in netto avanzamento, modificando l’assetto e riducendo la profondità dei fondali adiacenti.

Già negli anni passati sono state condotte campagne di misura condotte congiuntamente da ARPA Veneto, ARPA Emilia Romagna, Consorzio di Bonifica Delta Po, AIPO e Provincia di Ferrara, volte alla conoscenza e alla modellazione della ripartizione delle portate del Delta e dell'intrusione salina.

Da anni, i ricercatori del CNR-ISMAR studiano in modo approfondito l'area del delta e del prodelta del fiume Po nell'ambito di progetti di ricerca che includono la morfodinamica del delta, idrodinamica di tutti i corpi idrici (fiume, lagune ed area costiera), i processi di trasporto, di sedimentazione e di distribuzione dei materiali provenienti dal bacino idrografico verso il Mare Adriatico, con indagini sperimentali condotte su navi oceanografiche, con mappe ottenute da immagini da satellite e con l’ausilio di strumenti teorici come la modellistica numerica.

L'occasione per riunire le forze per una nuova campagna di misure è stata il passaggio pianificato al mezzogiorno del 21 Aprile, sopra la zona del delta del Po dei satelliti Sentinel 2 e Sentinel 3 del programma europeo Copernicus. Per questo motivo il team di lavoro coordinato dal CNR-ISMAR ha riposto particolare attenzione e sforzo organizzativo per effettuare misure sinottiche sia in mare, sia nei nodi idraulici del fiume Po, sincrone all'acquisizione dei dati satellitari in modo da permettere la validazione dei prodotti satellitari di temperatura superficiale dell'acqua e di torbidità.

I risultati delle indagini effettuate consentiranno di migliorare la conoscenza delle relazioni di portata e trasporto solido tra i vari rami del fiume e la configurazione del getto uscente, e forniranno informazioni utili per indagini geomorfologiche del delta, che mostra localmente aree in progradazione in seguito all’interruzione degli emungimenti idrici e alla riduzione delle attività estrattive lungo tutta l’asta fluviale, non sempre accolti positivamente da chi pratica attività economiche legate alla navigazione e alla pesca.

Oltre ai risultati scientifici che emergeranno dall’elaborazione di dati della campagna di misure PROUST 2017, vale la pena evidenziare che la costituzione in breve tempo di una task force operativa congiunta tra 5 enti pubblici CNR-ISMAR, ARPAV, ARPAE, RGV e AIPO, rappresenta certamente un importante risultato, tutt’altro che scontato, iniziale punto di partenza per future collaborazioni interdisciplinari, a carattere tecnico-scientifico sul delta del Fiume Po. L'area del delta del Po rappresenta un ambiente unico e complesso che è soggetto a pressioni naturali provenienti sia dal bacino idrografico che dal mare Adriatico. Basti pensare che il fiume veicola grandi quantità di sedimenti (sabbie e limi) e detrito vegetale, che attraversando il delta ed i suoi rami, vengono recapitati in un mare semichiuso e poco profondo, le ingenti derivazioni idriche operate a monte, gli scarichi di un sistema urbano, agricolo ed industriale di grandi proporzioni, con più di un quarto della popolazione nazionale e un tessuto produttivo fra i più sviluppati d’Europa. Tra gli effetti più rilevanti si ricordano in proposito sia il fenomeno dell'intrusine salina in occasione di situazioni di magra del fiume con impatti sugli ecosistemi acquatici e sulle derivazioni di una vasta area irrigua, sia la pressione naturale derivante dal fenomeno di innalzamento relativo del livello del mare e da sempre più frequenti ed intensi fenomeni di storm surge associati a violente mareggiate che modificano gli sbocchi a mare delle foci del fiume e delle bocche delle 7 lagune del Delta.


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