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Conclusa la Missione oceanografica nelle acque profonde dell’Australia sud-occidentale

Ricercatori del CNR-Ismar e ISP hanno partecipano in gennaio/febbraio 2020 alla missione oceanografica della nave da ricerca Falkor (Schmidt Ocean Institute). In rete i video della campagna.

Thursday 27 February 2020

Conclusa la Missione oceanografica nelle acque profonde dell’Australia sud-occidentale

Ricercatori del CNR di Bologna hanno partecipato in gennaio/febbraio alla missione oceanografica della nave da ricerca Falkor appartenente allo Schmidt Ocean Institute. Il team internazionale comprende Paolo Montagna, ora all’Istituto di Scienze Polari, che agirà come Co-Capo missione insieme a Julie Trotter dell’University of Western Australia, Marco Taviani, Federica Foglini e Alessandro Remia dell’ISMAR.

Vedi i video della campagna:

La campagna oceanografica FK200126 ha condotto la prima esplorazione delle acque profonde nella zona sud-occidentale dell’Australia, lungo il Bremer Canyon e il Leeuwin Canyon. Nell’occasione è stato utilizzato il nuovo ROV SuBastian per documentare gli ecosistemi profondi di questa zona e campionare organismi carbonatici utili per gli studi geochimici-paleoclimatici fino a 4000 metri di profondità.  La missione fa seguito ad una campagna analoga che esplorò nel 2015 il canyon sottomarino di Perth e alla quale parteciparono Montagna e Taviani.

L'area lungo il limite sud-occidentale dell'Australia che si affaccia sulla regione dell'Oceano Meridionale ospita numerosi canyon sottomarini inesplorati ed è nota per la ricchezza di grandi mammiferi e uccelli marini. In particolare, la zona del Bremer Canyon è famosa per attrarre le più grandi popolazioni stagionali di orche nell'emisfero australe, ed è diventata un'importante attrazione turistica.

I segnali geochimici custoditi all’interno dello scheletro carbonatico dei coralli di ambiente profondo hanno fornito preziose informazioni sul passato recente e geologico di quest’area dell’Oceano Meridionale per comprendere meglio i recenti cambiamenti climatici di origine antropica che stanno influenzando gli oceani profondi.

Nella filosofia open dello Schmidt Ocean Institute, è stao possibile seguire la missione della Falkor in diretta ed interagire con il team scientifico di bordo collegandosi al sito internet https://schmidtocean.org/cruise/coralandcanyonadventure/

Ship-to-Shore Connection. Durante la campagna collegamenti in streaming con le scuole sono stati svolti a Fermo (3 Febbraio, Istituto Ugo Betti), a Bologna (6 Febbraio, scuola Dozza) e a Rimini (11 Febbraio, scuola A. Einstein) all’interno del progetto Il Linguaggio della Ricerca (https://ldr-network.bo.cnr.it/Bologna/)

Foto – Nave oceanografica Falkor (Credit: Schmidt Ocean Institute)


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