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Sulla Rainbow Warrior per studiare macro e microplastiche nel Mediterraneo

CNR-Ismar a bordo dell'imbarcazione di Greenpeace per la campagna di ricerca scientifica e sensibilizzazione: “Meno plastica, più Mediterraneo”. L'interesse di stampa e televisione

Tuesday 27 June 2017

Sulla Rainbow Warrior per studiare macro e microplastiche nel Mediterraneo

 

 

Questa settimana ha preso il via dalla Liguria la tappa italiana del tour “Meno plastica, più Mediterraneo” che Greenpeace sta effettuando con la sua nave Rainbow Warrior in Europa meridionale. Un tour di ricerca e sensibilizzazione - in Italia organizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l’Università Politecnica delle Marche – per raccogliere dati e testimonianze dirette sull’inquinamento da plastica che affligge i nostri mari, e per informare l’opinione pubblica su questo grave problema.

Lab_Ismar

Il responsabile dell’Istituto di Scienze Marine del CNR, Marco Faimali ha dichiarato” Una fantastica opportunità di ricerca congiunta tra ecologi ed ecologisti per andare a caccia dei microframmenti di plastica che avvelenano il Mare nostrum e comprendere meglio la diffusione e l’impatto di questo inquinante emergente sul più importante ecosistema del nostro territorio”.

UWF_GreanpeaceI ricercatori del CNR-ISMAR a bordo della nave ammiraglia di Greenpeace sono Francesca Garaventa, Silvia Morgana e Elisa Costa ed effettueranno durante tutto il percorso dei campionamenti di acqua, plancton, pesci ed invertebrati per verificare la presenza e la tipologia di microplastiche nell’ambiente e nella catena trofica marina.

La nave, nei giorni precedenti alla partenza, è stata in porto a Genova dove sono stati organizzati tanti eventi di divulgazione scientifica e informazione per i cittadini che hanno avuto la possibilità di visitare la nave. In particolare, oltre ai laboratori didattici sull’impatto delle microplastiche durante le attività “Open-Boat” della Rainbow Warrior, il CNR-ISMAR ha organizzato la sera del 23 Giugno, in collaborazione con la cooperativa Ziguele, una particolare attività di divulgazione scientifica dal titolo ”UnderWaterfront: viaggio nella vita sommersa del porto di Genova”.
Grazie a un'innovativa tecnologia di trasmissione del segnale video e audio, un operatore subacqueo in immersione ha inviato in diretta, nel grande schermo allestito davanti alla nave Rainbow Warrior ormeggiata nel Porto di Genova, immagini e suoni documentando le associazioni biologiche più caratteristiche e peculiari che colonizzano i fondali e le infrastrutture sommerse di un porto.  Anche i partecipanti hanno potuto interagire con l’operatore subacqueo, ascoltando la sua voce e guidando le riprese video creando così un vero e proprio “documentario in diretta” della biodiversità marina del porto di Genova. E’ stata una sorpresa collettiva scoprire che, contrariamente a quanto si possa immaginare, anche nelle scure acque di un porto esista una sorprendente attività biologica che merita di essere documentata e conosciuta.

I ricercatori del CNRUWF_Greanpeace_12-ISMAR (Sedi di Genova e Lerici) sono da anni impegnati in diversi progetti Europei su questa tematica studiando la diffusione (monitoraggio delle macro e microplastiche) e l’impatto sull’ecosistema marino di questo inquinante emergente. Gli sforzi della ricerca sono dedicati soprattutto a verificare gli effetti sulla catena trofica, le interazioni di questi micro-materiali con i contaminanti classici e i potenziali rischi per l’alimentazione umana.


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