Tanta vita sopra un vulcano morto
La recente campagna oceanografica targata ISMAR-OGS-INGV scopre una vita multiforme su un vulcano Pleistocenico sottomarino nei pressi di Capo Vaticano
Tuesday 19 March 2013
La recente campagna oceanografica effettuata agli inizi di Marzo a bordo della N/R OGS-Explora, che ha visto la collaborazione di tre enti di ricerca nazionali quali l’ISMAR-CNR di Bologna, l’OGS di Trieste e l’INGV di Palermo, ha portato a una interessante scoperta: l’alto morfologico ipotizzato essere un vulcano sottomarino di età Pleistocenica, distante pochi chilometri dalla costa di Capo Vaticano (Calabria Occidentale), è ricoperto da Coralli, Ostriche, Bivalvi, Alghe e organismi di vario genere, tra cui il Riccio Matita mostrato in foto. Questi organismi nel tempo hanno formato uno strato di materiale organogeno, spesso anche più di 30 cm, che ricopre la parte sommitale del vulcano formando una bio-costruzione che si estende per circa 4.6 km2.
Tale scoperta è avvenuta nell’ambito del progetto di ricerca ISTEGE 2, il cui scopo era campionare i sedimenti e le acque in prossimità del fondale marino in due aree che si sono rivelate particolarmente interessanti per la fuoriuscita di fluidi dai sedimenti e che lasciavano ipotizzare processi geologici attivi. L’attenzione era stata posta in particolare sulle numerose e intense fuoriuscite di fluidi, alcune delle quali alte 6/7 m, osservate lungo la parte sommitale del vulcano sottomarino. L’analisi delle acque e dei sedimenti campionati permetterà di chiarire l’origine di questo probabile vulcano e soprattutto permetterà di capire lo stadio evolutivo in cui esso si trova.
Le attività di acquisizione dei dati sono state coordinate dal Dott. Lorenzo Facchin (Capo Missione) dell’OGS di Trieste e dalla Dott.ssa M. Filomena Loreto (Responsabile Scientifico del progetto ISTEGE e ISTEGE 2) dell’ISMAR di Bologna, in collaborazione con i Dott. Denis Sandron e Fabrizio Zgur dell’OGS di Trieste e il Dott. Francesco Italiano dell’INGV di Palermo.