La rete scientifica italiana di siti fissi per l'osservazione del mare – IFON
Disponibile on line il testo dello Stato dell’arte e upgrades durante il Progetto RITMARE (2012 – 2016) A cura di: M. Ravaioli, C. Bergami, F. Riminucci
Thursday 11 May 2017
M. Ravaioli, C. Bergami, F. Riminucci, S. Aracri, S.Aliani, M. Bastianini, A. Bergamasco, C. Bommarito, M. Borghini, R. Bozzano, C. Cantoni, E. Caterini, V. Cardin, C. Cesarini, R.R. Colucci, E. Crisafi, A. Crise, R. D'Adamo, C. Fanara, A. Giorgetti, F. Grilli, L. Langone, M. Lipizer, M. Marini, S. Menegon, T. Minuzzo, M. Miserocchi, E. Partescano, E. Paschini, F. Pavesi, P. Penna, S. Pensieri, A. Pugnetti, F. Raicich, A.G. di Sarra, A. Sarretta, K. Schroeder, G. Stanghellini, A. Vetrano
La rete scientifica italiana di siti fissi per l'osservazione del mare – IFON
Stato dell'arte e upgrades durante il Progetto RITMARE (2012 – 2016).
Roma, CNR Pubblicazioni 2017. pp. 50, ISBN 978-88-80802-44-0 (online).
La rete scientifica italiana di siti fissi per l’osservazione del mare (IFON - Italian Fixed-point Observatory Network) consta di una consolidata infrastruttura gestita da vari enti di ricerca italiani (CNR, OGS ed ENEA). La realizzazione di una rete scientifica nazionale di siti marini è stata una delle priorità del Progetto bandiera RITMARE, attraverso il suo SP5-WP3. Durante i primi quattro anni del Progetto (2012-2016), si è concluso lo stato dell’arte delle 15 stazioni già operative nel Mare Mediterraneo, a cui se ne sono aggiunte due nel corso del biennio 2015-2016. Per ciascun sito sono state descritte le caratteristiche tecniche e le modalità di trasmissione dati, inoltre per alcuni siti sono stati programmati ed effettuati upgrade sia strumentali che di trasmissione dati, per uniformare il più possibile i nodi della rete. Periodicamente, nel corso dei quattro anni di attività del progetto, sono state svolte campagne oceanografiche di manutenzione e implementazione dei sistemi.
Dopo la definizione dei requisiti minimi per ogni sito, sono stati stabiliti i criteri per la validazione dei dati fisici e biogeochimici acquisiti. Essi comprendono una selezione di norme esistenti, procedure e raccomandazioni in materia di controllo automatico della qualità del dato (QC), e la loro convalida in tempo “quasi” reale (NRT). Queste procedure hanno lo scopo di unificare i criteri di convalida dei parametri raccolti giornalmente da ogni nodo della rete e di fornire alla comunità scientifica un insieme di dati, omogenei e confrontabili, per i mari italiani.
All’interno del SP5-WP3 del progetto RITMARE è stato implementato un sistema osservativo rilocabile di pronto intervento per le emergenze a mare. Sono stati acquisiti nuovi strumenti e altri già in uso hanno subito un upgrade. In più, si è conclusa l’integrazione di un osservatorio aria-mare nell’isola di Lampedusa con la messa a mare di una boa a est dell’isola, operativa a partire dell’estate