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BYCATCH III

Schema di una volante a coppia. Schema del posizionamento di un Bycatch Reducer Device su una rete da traino e relativo funzionamento Il BRD sperimentato è una classica griglia del tipo Supershooter utilizzata nelle reti a strascico in molte zone del mondo. Dettaglio della griglia e del cover montato sulla via di fuga.

Il progetto ha l’obiettivo di garantire il proseguimento delle attività di monitoraggio (precedentemente condotte nei progetti BYCATCH I e II) delle catture accidentali di cetacei durante le operazioni di pesca del traino pelagico, in adempimento agli obblighi comunitari indicati dal Regolamento (CE) 812/2004 del 26/04/2004 che stabilisce misure relative alla cattura accidentale di cetacei nell'ambito della pesca. 

Le attività del CNR-ISMAR di Ancona (PARTNER4), si svolgono in collaborazione e sinergicamente con quelle degli altri quattro partner del progetto, Enti con una comprovata esperienza nel campo del monitoraggio delle attività di pesca pelagica, dei cetacei e di altre specie protette.Questi sono l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) (Coordinatore/PARTNER1), il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa) (PARTNER2), il Dipartimento di Biologia Evoluzionistica «Leo Pardi» dell’Università degli Studi di Firenze (PARTNER3, convenzionato con ISPRA) e il Consorzio Mediterraneo (PARTNER5, convenzionato con ISPRA).

In particolare, le attività che vedono coinvolto il CNR-ISMAR (PARTNER4) sono: il training degli osservatori; la raccolta di dati attraverso osservazioni dirette in mare; uno studio di fattibilità dell’uso di sistemi di mitigazione quali, per esempio, le griglie di esclusione (TEDs) e i pingers.

In primo luogo, questa unità operativa collabora alle osservazioni dirette tramite imbarchi effettuati su pescherecci appartenenti a compartimenti marittimi delle regioni Marche e Abruzzo. 

Inoltre, questa unità operativa svolge delle attività specifiche relative alla valutazione della reale fattibilità dell’uso delle griglie di esclusione e dei pingers per mitigare le catture accidentali, non solo di specie protette (cetacei e tartarughe), ma anche di specie vulnerabili d’interesse per la pesca (elasmobranchi). Questo studio di fattibilità è in linea con quanto previsto da vari regolamenti comunitari che si occupano di pesca in Mediterraneo: Regolamento (CE) 1198/2006, Regolamento (CE) 1967/2006, Regolamento (CE) 41/2007 e Regolamento (CE) 40/2008.

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